Porto e trasporti, ci si mette anche l'Università: Ancona perde l'ennesima occasione
laurea
Il ruolo principe nella logistica integrata delle merci, che tanto potrebbe portare ricchezza e opportunità al nostro territorio, ad Ancona proprio non aggrada. Un qualcosa che non entra in testa. Non se ne comprende il motivo vista la presenza di un porto, più volte definito Porta d’Oriente, importante e strategico nel suo essere centrale per geografia, ok, ma anche perché circondato da aeroporto e interporto in appena una 30ina di km. In tanti anni nulla si è fatto, proclami a parte, per avviare l’auspicabile Piattaforma logistica. Miopia politica e manageriale che, scopriamo oggi alla lettura dei giornali, ha contagiato anche il mondo accademico.

È di oggi la notizia (fonte Corriere Adriatico) che l’Università di Macerata ha avviato un nuovo indirizzo di studi in Trasporti marittimi e logistica portuale. Lo avrebbe potuto lanciare la Politecnica delle Marche ma così non è stato. Ci penserà Macerata, dunque, a formare futuri esperti capaci di sfruttare le potenzialità inespresse dell’intermodalità. Il guaio è che se le teste rimangono le attuali, questi giovani saranno costretti a esprimere le proprie competenze lontani da casa anziché restare in loco a contribuire allo sviluppo del loro territorio.

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