Il Bypass, il Muro e altre brutture: vi spiego il rapporto problematico tra la città e le Ferrovie (anche agli smemorati)

Il Bypass, il Muro e altre brutture: vi spiego il rapporto problematico tra la città e le Ferrovie (anche agli smemorati)


case abbattute a villanovaChe il rapporto tra Falconara e le Ferrovie sia problematico è noto da anni. Quel malessere che oggi è divento movimento di cittadini e amministrazione contro lo scempio delle barriere fonoassorbenti, del Muro sul Mare che Rfi aveva (ha?) in animo di realizzare tra la città e il suo litorale, è il secondo capitolo della storia. Il primo è stato scritto nei primi anni 2000 con il bypass ferroviario. Un’opera che avrà un enorme impatto sul nostro tessuto urbano (in foto le case abbattute a Villanova) e sulla quale va fatta un po’ di chiarezza. Per l’ennesima volta, purtroppo, ma tant’è visto che siamo sempre alle prese con smemorati più o meno professionisti e riletture interessate della storia. “Il Passante di Falconara arriva in città per decisione di Governo e Regione nel 2003/2004. Il Comune, amministrato dal Centrosinistra, all’epoca diede un suo parere chiaramente positivo, con alcune variazioni, marginali, di carattere tecnico. In tutti i casi occorre ricordare che il parere del Comune non era e non è vincolante. Quando siamo arrivati al Castello, nel 2008, uno dei primi impegni che ci siamo presi è stato quello, quanto meno, di avviare un confronto con i responsabili delle Ferrovie.

Il ragionamento è stato: visto che, comunque, il progetto siamo costretti a subirlo e si farà, anziché opporci alla cieca con il rischio di non ottenere nulla, cerchiamo di far riconoscere alla città delle importanti compensazioni, soprattutto in opere compensative che possano migliorare le condizioni del territorio, in particolare in termini di grande viabilità, così da alleviare la morsa del traffico, pesante ed ordinario, in cui è costretta Falconara. È per merito nostro se oggi esiste un tavolo di Confronto, con l’obiettivo di siglare un Protocollo che svanisca formalmente dette compensazioni”. È in fase avanzata ma il nostro obiettivo è quello di ottenere il massimo possibile. Non firmeremo mai un Protocollo che non sia in grado di migliorare la viabilità. Ci interessa soprattutto la cessione a titolo gratuito dell’ampia superficie che si estende da Villanova verso il mare (oggi uno scalo merci), cosi da creare spazi di verde pubblico attrezzato e collegare dignitosamente la città con il suo mare, senza l’argine impenetrabile del tracciato ferroviario. Sul Passante, in generale, abbiamo sempre ribadito la nostra contrarietà all’opera come è stata concepita.

Vero che si mette in sicurezza la linea ferroviaria che ora attraversa la Raffineria Api ma si sconvolge un territorio senza avere la certezza che questo sia un primo stralcio dell’arretramento complessivo della linea ferroviaria Adriatica. È in questo contesto che si inquadra la nostra battaglia, che vede in testa a tanti altri Comuni il Sindaco Stefania Signorini, di contrastare in maniera netta l’esecuzione delle barriere fonoassorbenti, che rappresenterebbero la morte per ogni azione di rinascita del Centro Storico e di tutta la costa adriatica fino ad Ancona. La grande sfida che conduciamo come Comune e per la quale esortiamo la Regione e gli altri enti comunali costieri è di essere in grado di pensare, finalmente, in grande e non ridursi a mere politiche di gestione del ristretto ambito amministrativo e geografico.

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