Rigenerare le città: il lavoro congiunto, il rispetto reciproco e la costanza

Rigenerare le città: il lavoro congiunto, il rispetto reciproco e la costanza

falconara satelliteLa rivoluzione parte da nord e scende. Anche se più di rivoluzione, visti i tempi della pubblica amministrazione, sarebbe meglio parlare di lenta evoluzione, la riqualificazione urbanistica di tutta la parte nord di Falconara prosegue. C’è bisogno di costanza, competenza e attenzione per interloquire con i Ministeri e gli altri enti preposti, per affrontare il labirinto di uffici e norme nel quale lo sprovveduto che sbaglia percorso è costretto a tornare al via e ricominciare da capo. Queste qualità, unite alla pazienza (e all’ottimismo che la alimenta in ogni circostanza avversa) ha consentito al Comune di Falconara di avanzare in diverse partite aperte che riguardano tutte quella porzione di territorio che dal centro cittadino arriva al confine con il Comune di Montemarciano.

All’ex Montedison a breve inizieranno le attività iniziali di bonifica del terreno. Anni di analisi sull’inquinamento hanno permesso di avere chiaro il quadro di cosa va fatto per poter realizzare il progetto definitivo in tutta sicurezza per i futuri fruitori dell’area. Una procedura lunghissima. Il progetto di recupero (privato come lo è tutta l’area di circa 30 ettari, compresa la parte a monte della statale Adriatica) è datato 2013. Dopo 8 anni iniziamo a vedere la luce.

Scendendo verso sud la novità più rilevante è l’inizio dei lavori del raddoppio alla Variante SS16 per il tratto Falconara – Torrette. Qui addirittura il primo finanziamento per il raddoppio è datato addirittura 1986. Ne ho scritto diffusamente qui (leggi http://clementerossi.net/index.php/component/content/article/13-sistema/news/falconara/212-quarant-anni-per-una-strada-non-sono-bastati-quando-e-se-la-apriremo-sara-gia-vecchia) quando il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici bocciò il vecchio progetto Anas non più conforme alle nuove norme sulla sicurezza. Al netto delle migliori sparate mediatiche del mondo si tratta di un traguardo frutto del lavoro certosino portato avanti CONGIUNTAMENTE da Falconara e Ancona. Io e l’assessore Manarini siamo stati più volte a Roma al Ministero, ai tavoli con Anas e con il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici senza mai arrenderci.

Un lavoro di squadra, alla pari, che è stato adottato anche con il Comune di Senigallia per il maxi finanziamento del Mit da oltre 14 milioni di euro. Fifty-fifty tra noi e la Spiaggia di Velluto. I nostri oltre 7 li utilizzeremo per riqualificare gli edifici storici di Villanova e Fiumesino. Il progetto “Connettere per rigenerare” ha visto le nostre cittadine classificarsi al 28esimo posto su un totale di 271 partecipanti al bando ministeriale. La Regione Marche è stata il soggetto aggregatore, come previsto dal bando stesso. Sono previsti vari interventi: la ex Squadra Rialzo, l’area ex Antonelli, la scuola elementare di Fiumesino, oltre a due immobili di via Chiesa, a Villanova, adibiti ad alloggi sociali, gli scali ferroviari e il completamento delle connessioni ciclopedonali. Come ha ricordato anche il sindaco Stefania Signorini questo finanziamento si aggiunge ai 2milioni già ottenuti per realizzare il nuovo polo sociale nella ex scuola Lorenzini di Villanova. È stato premiato in particolare il fatto che si siano uniti due comuni tanto importanti delle Marche. Falconara e Senigallia hanno unito le forze per presentare un progetto con scopi sociali e di rilancio edilizio, che permetteranno di riqualificare l’abitato e rigenerare aree urbane degradate, individuando anche nuove funzioni per gli edifici già esistenti. Con lo stesso criterio è stata premiata anche Jesi che ha collaborato con altri comuni della Vallesina per progetti diffusi sul territorio a riprova che con le nostre dimensioni si riesce a far massa critica solo se si gioca di squadra.

In primo piano, come già visto, c’è l’ex Squadra Rialzo di Villanova: il finanziamento ministeriale rende possibile l’acquisizione al patrimonio comunale del complesso monumentale, dichiarato bene culturale e attualmente di proprietà di Api raffineria, che si è resa disponibile a concordarne la cessione. Il progetto prevede il recupero  dell’architettura industriale per costituire un nuovo polo culturale, museale e ricreativo. Anche l’area Antonelli, di cui si attende la bonifica a carico del Ministero dell’Ambiente, potrebbe assumere un ruolo centrale per il rilancio del quartiere di Villanova: in base al progetto ospiterebbe una nuova piazza e un’area verde completamente riqualificata che faccia da interconnessione tra la Flaminia, l’abitato, la stessa ex Squadra Rialzo e la spiaggia. Il tutto completato da edifici da destinare alla ristorazione e alla produzione artistica

Un altro edificio storico da riqualificare è la vecchia scuola elementare di via Fiumesino, risalente agli anni Venti, da cui sono stati ricavati alloggi sociali, di cui è prevista la ristrutturazione. Sarebbero ristrutturati anche alcuni alloggi sociali di via Chiesa, a Villanova. Uno degli interventi di maggior impatto sulla qualità urbanistica e sulla vivibilità di Villanova è la riqualificazione dello scalo merci ferroviario, che separa l’abitato dalla spiaggia e che verrà smantellato nell’ambito del progetto del bypass: in questo caso è prevista la realizzazione di un vero e proprio lungomare, anche per creare una connessione con il centro di Falconara.

Tutto questo per dire che si procede con lentezza. E che spesso i risultati si vedono alla distanza. Compito della politica è tagliare i tempi senza perdere di vista l’obiettivo che non è mai quotidiano. A meno che non sia orientato verso il solo effimero consenso.

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