Muro e arretramento, il silenzio degli innocenti

Muro e arretramento, il silenzio degli innocenti

muro rfiSfoglio il Corriere Adriatico. Leggo. La prima reazione sarebbe quello di lasciare tutto e ritirarsi a vita privata su un’isola dal clima temperato. Opzione che resta in piedi ma che non mi distoglie dal riportare un po’ di verità rispetto alle castronerie che leggo.

Come quella di Rfi che, sul Muro, dice di aver mandato il progetto preliminare nel 2006 e che «il tempo è trascorso aspettando pronunciamenti e prescrizioni da parte degli enti locali, in alcuni casi poco esaustivi, in altri del tutto assenti. In mancanza di risposte esaustive e con l'allungarsi eccessivo dei tempi, siamo stati costretti a procedere».

È FALSO – Per quanto riguarda il Comune di Falconara Rfi è stata convocata a più riprese perché, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, si cercava di individuare una soluzione per l’abbattimento dei rumori ferroviari. Falconara si era fatta capofila dei Comuni interessati dall’opera, da Senigallia ad Ancona, e aveva sollecitato un incontro cui avevano partecipato anche i rappresentanti di Provincia e Regione, oltre ai tecnici di Rfi. Era stato chiesto di insonorizzare piuttosto le case affacciate sui binari. Era il dicembre del 2010. Da allora è Rfi che non ha più risposto salvo venirsene fuori 8 anni dopo con questo scempio.

Poi c’è il senatore grillino Coltorti. Jesino, presidente della commissione Lavori Pubblici, intervistato dal Corriere ha detto che il Muro si deve fare perché:

a) C’è una legge, va rispettata

b) I Comuni sapevano ma nessuno ha fatto niente

c) L’arretramento ferroviario è un progetto impossibile e fa un parallelismo spericolato con la Tav

Risposte:

a) Coltorti fa parte di un organo della Stato chiamato Senato. Camera e Senato hanno il potere legislativo. Fanno le leggi. Lui poi è anche in maggioranza. Fa parte di quelli che comandano. Qualcuno glielo spieghi. C’è una legge? Cambiatela.

b) Si legga il punto in cui rispondo a Rfi.

c) Sorvolo sul paragone tra Tav e l’arretramento della linea Adriatica. Che costerebbe, certo, ma che avrebbe come ricaduta una valorizzazione della costa senza precedenti. Ma poi, parlando di costi, il Muro è gratis? Spenderanno 20 milioni solo a Falconara. Sul Corriere leggo che il piano “riguarderà 35 comuni nelle Marche, di cui 26 lungo la linea Adriatica. Nei primi 4 anni, per i quali si è raggiunta l'intesa il 1 luglio 2004, in conferenza Stato-Regioni, saranno coinvolti 15 comuni, per un costo totale di circa 394 milioni di euro”.

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