Futuro Montedison, oggi soprallugo con il Sovrintendente

rossi sovrintendenteFinalmente ci siamo. Il sindaco lo aveva chiesto a dicembre e ora, passate le feste, il nuovo sovrintendente Stefano Gizzi è venuto al Castello per incontrarci. Oggi abbiamo fatto il punto della situazione, illustrato il passato dell'area e spiegato che il degrado attuale non è più sostenibile.

Poi siamo andati sul campo, insieme alla proprietà. Il sovrintendente ha potuto vedere con i suoi occhi le allucinanti condizioni in cui versa la zona. C'è ancora parecchio lavoro da fare per avvicinare gli interessi della proprietà - che ha trovato un gruppo imprenditoriale fortemente interessato all'area – con quelli della Sovrintendenza che ha posto il vincolo di bene architettonico sui manufatti.

Noi siamo dell'idea che il vincola vada rispettato per la zona delle cosiddette Arche (il dottor Gizzi, vedendolo, ha subito riconosciuto che si tratta della parte di maggior pregio storico) ma che si debba abbattere il resto per consentire ai privati di investire.

Questo è il passaggio chiave per cogliere una doppia opportunità: rilanciare la zona con uno sviluppo credibile e in grado di portare nuovi posti di lavoro e conservare un'importante testimonianza di archeologia industriale che rischia di scomparire a causa del degrado.

In questo frangente, il compito dell’Amministrazione è agevolare un percorso comune che tenga conto delle rispettive esigenze, impegnando le parti secondo le specifiche competenze.

Un altro aspetto per nulla trascurabile è legato ai problemi di sicurezza e salute pubblica derivanti dalla presenza di senza fissa dimora che occupano abusivamente, in condizioni igieniche allucinanti, le costruzioni secondarie rimaste in piedi.

L’abbattimento delle “casette degli operai” ha limitato il numero degli occupanti abusivi ma non ne ha dichiarato il completo allontanamento.

La proprietà si è impegnata nel proporre un’ipotesi progettuale che, previa bonifica del territorio, riesca a garantire la tutela dei beni architettonici e, al tempo stesso, crei le condizioni per il futuro sviluppo con l’insediamento di attività di carattere fieristico con commerciali a supporto, ricettive, turistiche e sportive.

Destinazioni già previste dall’attuale Prg falconarese e recepite dagli investitori privati che, in contatto con la proprietà, si stanno interessando all’area. L’auspicio dell’Amministrazione Comunale è che l’iter parti quanto prima perché l’attuale situazione non è più sostenibile.

Ultimi Articoli