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Un torneo di minivolley in ricordo di Antonio Palloni
Anche quest’anno, grazie all’impegno della Società “Falco in volley” e al patrocinio del Comune di Falconara, al sostegno di Dp Logistica, di confezioni “Ilvab “ e di Togni “Acqua Frasassi” è stato organizzato il Torneo di Mini Volley “Premio Antonio Palloni” a favore di Telethon, in occasione della ricorrenza della nascita di “Toni”.
Palloni, ex dirigente del gruppo SMA Simply deceduto lo scorso anno si è sempre dimostrato molto vicino alle società pallavolisti che cittadine. Un appuntamento importante non solo per i suoi cari e per tutti i ragazzi e lo staff della scuola di pallavolo falconarese, che negli anni hanno apprezzato la passione di Toni per questo sport e il suo grande amore nei confronti dei piccoli atleti, ma anche per noi, che abbiamo condiviso tanti anni di lavoro con una persona speciale.
L’evento si svolgerà domenica 24 maggio dalle ore 15,00. nei circa 500 metri di campi da gioco (24 in tutto) installati in via Bixio, da Via Trieste fino a Piazza Garibaldi, dove si svolgerà anche la premiazione alla presenza delle Autorità. In gara 96 squadre delle società sportive di Falconara e delle località limitrofe, oltre 300 giovani atleti di età compresa tra i nove ed i tredici anni accompagnati da allenatori e genitori che invaderanno festosamente il centro della città.
Un torneo importante sotto il profilo sociale per la partecipazione di tante famiglie, ma non solo. La dimensione dello sport, soprattutto quello di base, deve far si che sia vicino alla gente, alla portata di tutti e occasione di aggregazione per i falconaresi, oltre che essere utile e coinvolgere i cittadini e ravvivare il centro città.
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Vitalizi, la Regione Marche spende 4 milioni l'anno
Dunque con la cancellazione del vitalizio si è riportata parità tra cittadini e politici? Non proprio. La Regione Marche spende attualmente qualcosa circa 4 milioni l'anno per le "pensioncine" degli ex consiglieri. Privilegio che, in caso di decesso, passa alle mogli o ai figli.
Lungi da me fare il populista ma credo che un modo più sobrio di approcciare la politica si debba introdurre. Abolizione? E' difficile intervenire sui diritti acquisiti anche perché è facile immaginare un ricorso da parte di qualche ex consigliere. Penso sia più fattibile il passaggio al metodo contributivo, allineando il sistema di calcolo della pensione a quello dei comuni mortali.
A partire dalla prossima legislatura, i consiglieri regionali delle Marche non godranno più del vitalizio. Un privilegio inconcepibile per i cittadini. A fronte di una trattenuta sull'indennità da consigliere ci si vedeva riconoscere, a partire dal 60esimo anno di età, una pensione. Con appena 5 anni di contributi. Questo quando a livello nazionale l'età per andare in pensione è stata alzata e le nuove generazioni si chiedono quando e se mai potranno andarci.
Dunque con la cancellazione del vitalizio si è riportata parità tra cittadini e politici? Non proprio. La Regione Marche spende attualmente qualcosa circa 4 milioni l'anno per le "pensioncine" degli ex consiglieri. Privilegio che, in caso di decesso, passa alle mogli o ai figli.
Lungi da me fare il populista ma credo che un modo più sobrio di approcciare la politica si debba introdurre. Abolizione? E' difficile intervenire sui diritti acquisiti anche perché è facile immaginare un ricorso da parte di qualche ex consigliere. Penso sia più fattibile il passaggio al metodo contributivo, allineando il sistema di calcolo della pensione a quello dei comuni mortali.
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Falconara si tinge di rosa e saluta il 98° Giro d'Italia
Mancava da 4 anni. Martedì 19 tornerà a percorrere le nostre strade il Giro d'Italia. Un orgoglio per Falconara che avrà la possibilità di far conoscere il suo territorio. La corsa ciclistica attraverserà tutta via Flaminia e la statale 16 dal confine con Ancona, verso nord, fino a quello con Montemarciano. Il passaggio è previto tra le ore 13 e le 15. Si tratta della decima tappa del Giro, con partenza da Civitanova Marche e arrivo a Forlì.
Il consiglio, per gli automobilisti diretti ad Ancona, è quello di utilizzare la statale 15 dalla variante del quartiere Stadio. In alternativa, per i residenti che conoscono la viabilità interna si consiglia di percorrere le vie della parte alta della città. Il servizio di viabilità sarà garantito da volontari del gruppo comunale di Protezione civile dalle e forze dell’ordine che predisporranno i posti di blocco stradali e in caso di necessità suggeriranno percorsi alternativi agli automobilisti.
Avvertenze per gli automobilisti. La sosta sarà vietata sulla Flamina dalle ore 9 e fino alle 15. Il passaggio dell’intera carovana (corridori, ammiraglie e altri mezzi al seguito della corsa) nel comune di Falconara è previsto invece poco prima delle 14. A cavallo di quell’ora non si potrà circolare su tutto il tratto interessato. Chiuse anche tutte le intersezioni per l’accesso su via Flaminia per il tempo necessario allo svolgimento della manifestazione. Dopo le 15 e comunque ultimato il passaggio del 98° Giro, la circolazione nel territorio falconarese tornerà alla normalità.
Il consiglio, per gli automobilisti diretti ad Ancona, è quello di utilizzare la statale 15 dalla variante del quartiere Stadio. In alternativa, per i residenti che conoscono la viabilità interna si consiglia di percorrere le vie della parte alta della città. Il servizio di viabilità sarà garantito da volontari del gruppo comunale di Protezione civile dalle e forze dell’ordine che predisporranno i posti di blocco stradali e in caso di necessità suggeriranno percorsi alternativi agli automobilisti.
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Buone notizie dall'Interporto di Jesi
Due anni fa, il vecchio managment del Sanzio, ora indagato dalla Procura per peculato, mi rise dietro quando parlai di amministrazione unica di aeroporto, porto e interporto. "Siamo concorrenti" mi sentii rispondere con aria di sufficienza. C'era, in quella risposta, volontà di mantenere una posizione di privilegio. Oppure ottusità strategica. Delle due, l'una all'insegna dell'inadeguatezza nello svolgere un compito così importante come dirigere l'aeroporto delle Marche.
Struttura che si è sempre detta turistica (quanto ci riempiamo la bocca con questo termine) ma che, da più voci e molto più competenti della mia, avrebbe potenzialità ineguagliabili nel settore cargo. L'ex ministro Corrado Passera, ad esempio. E anche il ministro dell'Economia degli Emirati Arabi Al Mansouri che vedeva nel Sanzio un hub per l'arrivo nel suo Paese di prodotti ittici dell'Adriatico e agroalimentari del Made in Italy. Già perché se è importante il trasporto in entrata, lo è di più quello in uscita. L'export sarebbe, vista la stretta dei consumi che attraversiamo, una vera manna per il sistema produttivo regionale. E di conseguenza per il mantenimento, e perché no, dell'aumento di posti di lavoro.
Lo ripeto per l'ennesima volta: porto di Ancona, aeroporto di Falconara e Interporto di Jesi devono dialogare per dare a questo territorio occasioni di sviluppo, di ricchezza, di nuova occupazione.
Non sono nuovo, nelle mie dichiarazioni, a complimenti al presidente dell'Interporto Roberto Pesaresi. Anche se con passi da elefante, qualcosa si muove nel trasporto merci che vede nel triangolo formato da Falconara (aeroporto), Jesi (Interporto) e Ancona (porto) enormi opportunità di sviluppo, di impresa, di posti di lavoro.
La notizia che ho letto oggi sulla stampa locale, quello di un accordo tra Halal International Authority, Interporto e Svim per realizzare una zona di scambio con prodotti macellati halal (conformi alle tradizioni islamiche), va a consolidare quell'idea di Piattaforma Logistica delle Marche sulla carta operativa già dal 2009 ma che nei fatti ha sempre stentato a decollare.
Due anni fa, il vecchio managment del Sanzio, ora indagato dalla Procura per peculato, mi rise dietro quando parlai di amministrazione unica di aeroporto, porto e interporto. "Siamo concorrenti" mi sentii rispondere con aria di sufficienza. C'era, in quella risposta, volontà di mantenere una posizione di privilegio. Oppure ottusità strategica. Delle due, l'una all'insegna dell'inadeguatezza nello svolgere un compito così importante come dirigere l'aeroporto delle Marche.
Struttura che si è sempre detta turistica (quanto ci riempiamo la bocca con questo termine) ma che, da più voci e molto più competenti della mia, avrebbe potenzialità ineguagliabili nel settore cargo. L'ex ministro Corrado Passera, ad esempio. E anche il ministro dell'Economia degli Emirati Arabi Al Mansouri che vedeva nel Sanzio un hub per l'arrivo nel suo Paese di prodotti ittici dell'Adriatico e agroalimentari del Made in Italy. Già perché se è importante il trasporto in entrata, lo è di più quello in uscita. L'export sarebbe, vista la stretta dei consumi che attraversiamo, una vera manna per il sistema produttivo regionale. E di conseguenza per il mantenimento, e perché no, dell'aumento di posti di lavoro.
Lo ripeto per l'ennesima volta: porto di Ancona, aeroporto di Falconara e Interporto di Jesi devono dialogare per dare a questo territorio occasioni di sviluppo, di ricchezza, di nuova occupazione.