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Rifiuti - Errare è umano, perseverare è Pd: e i cittadini pagano
Oggi la Corte dei Conti, ieri il Consiglio di Stato e prima ancora il Tar. C’è bisogno di altro per decretare la grande capacità delle amministrazioni targate Pd di sperperare allegramente risorse pubbliche a proprio uso e consumo? Il riferimento, chiaro per chi mi segue sul blog, è all’ennesima cantonata presa da Ata Rifiuti e dai sindaci dem, la dorica Mancinelli in testa, che da 10 anni ci raccontano la storia del gestore unico del servizio rifiuti da affidare a un’azienda pubblica senza gara d’appalto. Una telenovela che sembra non finire date le dichiarazioni del giorno dopo tese a minimizzare l’ultima bocciatura arrivata in ordine di tempo, quella della Corte dei Conti che ha evidenziato tutte le lacune di quella che è a tutti gli effetti una navigazione a vista. Solo per quanto riguarda Falconara, ai nostri cittadini è stato di fatto impedito di poter contare su un servizio più efficiente ed economico. Come? Bloccando tutte le potenziali gare d’appalto siamo stati costretti ad agire di proroga in proroga alle stesse tariffe – altissime – stabilite dalle amministrazioni che ci hanno preceduto. Non è il solito modo di dire. È stato uno tsunami di cecità ideologica e sciatteria amministrativa condite da una montagna di debiti. Dopo un contratto capestro decennale, avremmo potuto avviare un gara d’appalto nel 2017. Avremmo potuto migliorare il servizio e abbassare le tariffe.
Siamo stati bloccati dal piano maldestro del centrosinistra e ci è stato impedito anche di indire gare ponte in attesa di arrivare a un gestore unico che comunque abbiamo sempre ritenuto ottimale per il bacino provinciale. Cosa cambia ora? Noi, Senigallia, Monte San Vito e pochi altri continueremo a batterci. Jesi, dopo l’errore politico di Bacci nella conduzione della campagna elettorale 2022, con il nuovo sindaco Pd ha ovviamente abbracciato le intenzioni della “Ditta”. Idem, Fabriano. Loro insisteranno. Noi continueremo a denunciare la malagestione della Cosa Pubblica in tutte le sedi e, per quel che ci riguarda, ci opporremo in tutte le sedi alla realizzazione, prevista, di una discarica dell’umido alle porte di Castelferretti. Soprattutto, visti i risultati, continueremo a chiedere un commissariamento dell’attuale management dell’Ata Rifiuti di Ancona.
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La sinistra, le verità assolute e la logica di sempre: uniti dal nemico, divisi su tutto
Esiste in politica una logica perversa per la quale la sinistra è depositaria di verità assolute, della cultura, della parte migliore della società come se tutti gli altri fossero brutti, sporchi e cattivi e i cittadini che non li votano sono povere vittime delle circostanze, dell'ignoranza, persone da redimere in qualche modo. L'avversario? Va denigrato. Lo abbiamo visto nei giorni scorsi a settembre dove il Pd, animato dalla nuova segreteria, ha spostato il baricentro tutto a sinistra per marciare contro la violenza prendendo come spunto le botte rifilate da un gruppo di studenti di destra a un gruppo di studenti di sinistra. Non il contrario, che pure accade e andrebbe egualmente denunciato anziché essere avvolto nel silenzio generale.
Si sa. C'è chi ha buoni megafoni. Niente di nuovo. Come non è nuova la propensione sinistra di trovare un'unione contro qualcuno. Che può essere positiva in piazza, meno, molto meno se poi si è chiamati a governare. Sul fronte della protesta sono tutti immacolati, dimentichi di quanto hanno fatto al governo. Nella nostra Falconara la dinamica non cambia e a pochi mesi dalle elezioni la maggior parte degli avversari politici sembra essersi dimenticata delle macerie in cui avevano lasciato il Comune quando siamo arrivati. Dicono "sono 15 anni che parlate dei debiti, è una scusa che non attacca più" smemorati sui mutui che loro hanno contratto e rinegoziato sono trentennali.
Parlano di lavoro e sostenibilità ma poi sono divisi tra sviluppo e ambientalismo talebano, strepitano per i diritti ma tendono a dimenticare i doveri. L'unico punto in comune è in nemico. Ne ha parlato anche Alessandro Campi nei giorni scorsi sulle colonne de Il Messaggero. "Nell'attesa si chiarirsi le idee, magari anche su altri temi più prosaici, dalle politiche sul lavoro alla giustizia, dalle tasse all'autonomia differenziata, per il primo abbraccio simbolico si è scelto quella sorta di usato sicuro ideologico, emotivamente coinvolgente e di facile vendibilità mediatica" scrive Campi. L'ideale di "chi non ha programmi" aggiunge lui. E di chi conosce solo una parte limitata e parziale della cittadinanza, aggiungo io.
Esiste in politica una logica perversa per la quale la sinistra è depositaria di verità assolute, della cultura, della parte migliore della società come se tutti gli altri fossero brutti, sporchi e cattivi e i cittadini che non li votano sono povere vittime delle circostanze, dell'ignoranza, persone da redimere in qualche modo. L'avversario? Va denigrato. Lo abbiamo visto nei giorni scorsi a settembre dove il Pd, animato dalla nuova segreteria, ha spostato il baricentro tutto a sinistra per marciare contro la violenza prendendo come spunto le botte rifilate da un gruppo di studenti di destra a un gruppo di studenti di sinistra. Non il contrario, che pure accade e andrebbe egualmente denunciato anziché essere avvolto nel silenzio generale. Si sa. C'è chi ha buoni megafoni. Niente di nuovo. Come non è nuova la propensione sinistra di trovare un'unione contro qualcuno. Che può essere positiva in piazza, meno, molto meno se poi si è chiamati a governare. Sul fronte della protesta sono tutti immacolati, dimentichi di quanto hanno fatto al governo. Nella nostra Falconara la dinamica non cambia e a pochi mesi dalle elezioni la maggior parte degli avversari politici sembra essersi dimenticata delle macerie in cui avevano lasciato il Comune quando siamo arrivati. Dicono "sono 15 anni che parlate dei debiti, è una scusa che non attacca più" smemorati sui mutui che loro hanno contratto e rinegoziato sono trentennali.
Parlano di lavoro e sostenibilità ma poi sono divisi tra sviluppo e ambientalismo talebano, strepitano per i diritti ma tendono a dimenticare i doveri. L'unico punto in comune è in nemico. Ne ha parlato anche Alessandro Campi nei giorni scorsi sulle colonne de Il Messaggero. "Nell'attesa si chiarirsi le idee, magari anche su altri temi più prosaici, dalle politiche sul lavoro alla giustizia, dalle tasse all'autonomia differenziata, per il primo abbraccio simbolico si è scelto quella sorta di usato sicuro ideologico, emotivamente coinvolgente e di facile vendibilità mediatica" scrive Campi. L'ideale di "chi non ha programmi" aggiunge lui. E di chi conosce solo una parte limitata e parziale della cittadinanza, aggiungo io.
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La città che vogliamo, il futuro da costruire insieme
PIANO DEL VERDE
Sul tavolo dei progettisti incaricati è in corso di elaborazione il Piano del Verde, un importante tassello per identificare e prefigurare la Falconara del futuro. Già da tempo l’Amministrazione è impegnata ad un’opera di piantumazione generalizzata di vari angoli della città.
Ne è anche la prova la recente notizia dell’apporto che darà l’Anas in tema di riforestazione e di nuovo bosco urbano in prossimità della Raffineria, anche come forma di compensazione dell’abbattimento di essenze arboree necessarie per la realizzazione del quadruplicamento della SS16 tra Ancona e Falconara.
Il Piano del Verde vede impegnati il personale dell’Ufficio Urbanistica e dell’Ufficio Ambiente, con la consulenza specialistica dell’agronomo e la collaborazione scientifica dell’Università Politecnica delle Marche.
PIANO LITORALE SUD
Ne è anche la prova la recente notizia dell’apporto che darà l’Anas in tema di riforestazione e di nuovo bosco urbano in prossimità della Raffineria, anche come forma di compensazione dell’abbattimento di essenze arboree necessarie per la realizzazione del quadruplicamento della SS16 tra Ancona e Falconara.
Il Piano del Verde vede impegnati il personale dell’Ufficio Urbanistica e dell’Ufficio Ambiente, con la consulenza specialistica dell’agronomo e la collaborazione scientifica dell’Università Politecnica delle Marche.
PIANO LITORALE SUD
Il Piano di adeguamento del litorale riguardano la riduzione e delimitazione delle aree pubbliche dedicate allo spiaggiamento dei natanti e l’ottenimento da parte del Comune di una Concessione Unica di una vasta area del litorale di Villanova, al fine di salvaguardare i manufatti tradizionali esistenti e la protezione della piccola pesca, come indicato anche dal Piano Regionale della Costa.
Il Piano è stato già definito e consegnato dai progettisti. Siamo ora nella fase dei pareri degli altri Enti interessati per l’approvazione definitiva.
Il Piano è stato già definito e consegnato dai progettisti. Siamo ora nella fase dei pareri degli altri Enti interessati per l’approvazione definitiva.
PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’ABITARE (PINQUA)
Si identifica nella “Rifunzionalizzazione dello scalo ferroviario a mare di Villanova”, di cui beneficerà tutta la città e renderà ancora più credibile il nostro litorale per residenti, cittadini di altre città e turisti. Parliamo, in tutto, di 12 interventi. Per Falconara si tratta di ridisegnare il suo affaccio al mare.
Un bell'orgoglio: siamo stati, insieme al Comune di Senigallia, i primi a credere in un Progetto generale volto alla riqualificazione degli edifici residenziali o aree pubbliche per il miglioramento della qualità dell’abitare. Ci sono stati assegnati 15 milioni per questo.
Un bell'orgoglio: siamo stati, insieme al Comune di Senigallia, i primi a credere in un Progetto generale volto alla riqualificazione degli edifici residenziali o aree pubbliche per il miglioramento della qualità dell’abitare. Ci sono stati assegnati 15 milioni per questo.
EX SCUOLE LORENZINI
Per recuperare l'edificio delle ex scuole elementari Lorenzini di Villanova siamo stati assegnatari di un finanziamento di 2 milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane e degradate.
Nel corso del 2022 è proseguita l’attività amministrativa per rendere operativa la Convenzione tra il Comune di Falconara e la Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attuazione del Progetto denominato “VES – Villanova. Esercizi di sconfinamento”.
Il progetto esecutivo, vinto da uno Studio di Architettura di Torino, è stato in questo mese appaltato e i lavori sono in procinto di essere avviati con l’apertura del cantiere.
EX GARAGE FANESI
Il recupero dell’ex Fanesi, immobile incompiuto a ridosso di piazza Mazzini, ci consentirà di avere uffici comunali, servizi educativi e didattici. Un altro "regalo" delle amministrazioni del passato, costato denaro alla collettività e decoro al centro città.
Il contributo concesso dallo Stato con i fondi del PNRR ammonta a 4.785.000 euro, per un importo complessivo di 5.100.000 euro.
L'ufficio Lavori Pubblici ha provveduto alla approvazione e pubblicazione del bando per l’affidamento della progettazione.
“DAI BORDI AL CASTELLO”, IL PIANO DI MOBILITA’ SOSTENIBILE
L’Ufficio Urbanistica ha predisposto la Delibera. Il Bando è stato pubblicato. Sono pervenute le proposte dei tecnici e la Commissione preposta le sta esaminando.
Il costo della progettazione è finanziato con il Fondo Concorsi e idee per la coesione territoriale e ammonta a circa 95.000 euro. È imminente la designazione del Progetto vincitore.
LIBERARE VIA MARCONI DAL TRAFFICO
L'apertura di diverse nuove attività private in via Marconi, a ridosso del quartiere Stadio, ci ha messo di fronte alla responsabilità di governare i processi urbanistici. C'è chi critica l’aumento eccessivo del traffico, in particolare in alcune ore di punta, specie del fine settimana, ma vorrei far notare che anche in passato via Marconi è stata teatro di gravi e ripetuti incidenti che hanno coinvolto, tragicamente, anche pedoni.
Il miglioramento complessivo della viabilità potrà essere raggiunto con la costruzione, già concordata da parte delle Ferrovie dello Stato di una bretella che allungherà via del Consorzio e si svilupperà in affiancamento del nuovo raccordo ferroviario che congiungerà la linea romana con quella adriatica. Sono già stati stipulati accordi ben precisi in tal senso tra il Comune ed Rfi. Confido che una tale opera possa snellire sensibilmente il traffico, soprattutto quello pesante, ma non solo, collegandolo con la grande viabilità e consentendo, anche, alternative per l’ingresso e l’uscita da e per Falconara.
Per il momento, il trasferimento del Lidl da Castelferretti a Case Unrra, sempre lungo via Marconi nell’area ex Simonetti, dove da anni era presente un magazzino di rivendita di materiali edilizi, non più produttivo, ha consentito una ampia opera di riqualificazione dell’intera area. È stato realizzato anche un ampio parcheggio a servizio della attività distributiva/commerciale (implementatasi di recente anche con l’avvento del marchio nazionale Risparmio Casa), ma sempre aperto e disponibile al pubblico nelle 24 ore. Inoltre si è proceduto, come da progetto, a piantare alcune centinaia di essenze arboree che contribuiranno, una volta cresciute, ad assorbire la CO2 e costituire una barriera di verde laddove era completamente assente.
Sono anche funzionanti due postazione di ricariche elettriche per automezzi a disposizione della clientela. Il traffico, come dicevo, intenso da sempre nella zona, è stato canalizzato, rendendo indipendente i due sensi di marcia e obbligando ad una diminuzione di velocità gli automezzi. Il livello di sicurezza si è decisamente innalzato, anche attraverso la conduzione di una efficiente rotatoria.
PIAZZA CATALANI, UN NUOVO MODO DI VIVERE IL TERRITORIO
I tecnici la chiamano Urbanistica tattica. Io la interpreto come un nuovo modo di riappropriarsi degli spazi urbani, anche di quelli che possono apparire, a torto, poco significativi.
Rendere, cioè, fruibile con semplicità e immediatezza piazze di quartiere, spazi dimenticati accanto alle case, reiventarsi utilizzazioni per giovani, ragazzi, famiglie, ma anche meno giovani, dove si può provare ad avere momenti di incontro e di socializzazione. Con investimenti contenuti, ma tanto senso di responsabilità e di appartenenza per luoghi che, in definitiva, sono nostri. Curarne il decoro e l’utilizzo civile in piena libertà.
Si potranno promuovere attività ludiche, sportive, senza il ricorso ad un esasperato agonismo, Promuovere occasioni di incontro fra Associazioni e attività del tempo libero, in un clima di inclusione, anche fra etnie diverse. E, perché no, anche chiacchiere fra meno giovani e famiglie, fare giochi di società, leggere un libro e coinvolgere anche i meno fortunati, superando le loro disabilità.
Per recuperare l'edificio delle ex scuole elementari Lorenzini di Villanova siamo stati assegnatari di un finanziamento di 2 milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane e degradate.
Nel corso del 2022 è proseguita l’attività amministrativa per rendere operativa la Convenzione tra il Comune di Falconara e la Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attuazione del Progetto denominato “VES – Villanova. Esercizi di sconfinamento”.
Il progetto esecutivo, vinto da uno Studio di Architettura di Torino, è stato in questo mese appaltato e i lavori sono in procinto di essere avviati con l’apertura del cantiere.
EX GARAGE FANESI
Il recupero dell’ex Fanesi, immobile incompiuto a ridosso di piazza Mazzini, ci consentirà di avere uffici comunali, servizi educativi e didattici. Un altro "regalo" delle amministrazioni del passato, costato denaro alla collettività e decoro al centro città.
Il contributo concesso dallo Stato con i fondi del PNRR ammonta a 4.785.000 euro, per un importo complessivo di 5.100.000 euro.
L'ufficio Lavori Pubblici ha provveduto alla approvazione e pubblicazione del bando per l’affidamento della progettazione.
“DAI BORDI AL CASTELLO”, IL PIANO DI MOBILITA’ SOSTENIBILE
L’Ufficio Urbanistica ha predisposto la Delibera. Il Bando è stato pubblicato. Sono pervenute le proposte dei tecnici e la Commissione preposta le sta esaminando.
Il costo della progettazione è finanziato con il Fondo Concorsi e idee per la coesione territoriale e ammonta a circa 95.000 euro. È imminente la designazione del Progetto vincitore.
LIBERARE VIA MARCONI DAL TRAFFICO
L'apertura di diverse nuove attività private in via Marconi, a ridosso del quartiere Stadio, ci ha messo di fronte alla responsabilità di governare i processi urbanistici. C'è chi critica l’aumento eccessivo del traffico, in particolare in alcune ore di punta, specie del fine settimana, ma vorrei far notare che anche in passato via Marconi è stata teatro di gravi e ripetuti incidenti che hanno coinvolto, tragicamente, anche pedoni.
Il miglioramento complessivo della viabilità potrà essere raggiunto con la costruzione, già concordata da parte delle Ferrovie dello Stato di una bretella che allungherà via del Consorzio e si svilupperà in affiancamento del nuovo raccordo ferroviario che congiungerà la linea romana con quella adriatica. Sono già stati stipulati accordi ben precisi in tal senso tra il Comune ed Rfi. Confido che una tale opera possa snellire sensibilmente il traffico, soprattutto quello pesante, ma non solo, collegandolo con la grande viabilità e consentendo, anche, alternative per l’ingresso e l’uscita da e per Falconara.
Per il momento, il trasferimento del Lidl da Castelferretti a Case Unrra, sempre lungo via Marconi nell’area ex Simonetti, dove da anni era presente un magazzino di rivendita di materiali edilizi, non più produttivo, ha consentito una ampia opera di riqualificazione dell’intera area. È stato realizzato anche un ampio parcheggio a servizio della attività distributiva/commerciale (implementatasi di recente anche con l’avvento del marchio nazionale Risparmio Casa), ma sempre aperto e disponibile al pubblico nelle 24 ore. Inoltre si è proceduto, come da progetto, a piantare alcune centinaia di essenze arboree che contribuiranno, una volta cresciute, ad assorbire la CO2 e costituire una barriera di verde laddove era completamente assente.
Sono anche funzionanti due postazione di ricariche elettriche per automezzi a disposizione della clientela. Il traffico, come dicevo, intenso da sempre nella zona, è stato canalizzato, rendendo indipendente i due sensi di marcia e obbligando ad una diminuzione di velocità gli automezzi. Il livello di sicurezza si è decisamente innalzato, anche attraverso la conduzione di una efficiente rotatoria.
PIAZZA CATALANI, UN NUOVO MODO DI VIVERE IL TERRITORIO
I tecnici la chiamano Urbanistica tattica. Io la interpreto come un nuovo modo di riappropriarsi degli spazi urbani, anche di quelli che possono apparire, a torto, poco significativi.
Rendere, cioè, fruibile con semplicità e immediatezza piazze di quartiere, spazi dimenticati accanto alle case, reiventarsi utilizzazioni per giovani, ragazzi, famiglie, ma anche meno giovani, dove si può provare ad avere momenti di incontro e di socializzazione. Con investimenti contenuti, ma tanto senso di responsabilità e di appartenenza per luoghi che, in definitiva, sono nostri. Curarne il decoro e l’utilizzo civile in piena libertà.
Si potranno promuovere attività ludiche, sportive, senza il ricorso ad un esasperato agonismo, Promuovere occasioni di incontro fra Associazioni e attività del tempo libero, in un clima di inclusione, anche fra etnie diverse. E, perché no, anche chiacchiere fra meno giovani e famiglie, fare giochi di società, leggere un libro e coinvolgere anche i meno fortunati, superando le loro disabilità.
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Il Centro Storico per proiettarci nel futuro: la Marina di Falconara, da sogno a realtà
La premessa è che Falconara avrebbe bisogno di un nuovo Piano Regolatore. Quello attualmente in vigore, troppo intriso di una forte impostazione ideologica, alla resa temporale dei conti risulta eccessivo nelle prescrizioni, nei limiti, incoerenti e incompatibili con la mutevole realtà sociale ed economica, incapace di fornire risposte concrete e realizzabili nei confronti di cittadini, imprese e professionisti. L’Urbanistica a Falconara non è un compito facile. Il Piano regolatore vigente, adottato nel 1999 e approvato nel 2003, non ha né saputo valorizzare le aree di pregio ambientale, né saputo dare risposte convincenti rispetto a difficoltà oggettive come l’innegabile azione limitante, nel tempo, ingenerata dalla infrastruttura aeroportuale, gioia e dolore nei confronti della mancata espansione della città , soprattutto rispetto alla carente, ma anche dello scarso rapporto e di un precario collegamento con il territorio più esteso dell’hinterland anconetano e delle attività ad esso connesse. Per non parlare dell’eccessiva espansione della Raffineria, il cui bilancio tra effetti positivi (essenzialmente legati all’occupazione) e aspetti negativi per l’ambiente e per la salute ancora oggi è tema di aspro dibattito e di contestazione. Fare un nuovo Piano, tuttavia, ha un costo ingente. Serve tempo e servono risorse economiche. La Regione Marche, inoltre, sta lavorando una nuova Legge Urbanistica regionale e quindi, in attesa di un quadro normativo chiaro e semplificato, il mio assessorato, di concerto con la giunta comunale, e con i funzionari ha lavorato in maniera incessante e lungimirante sulla gestione del territorio e delle sue molteplici destinazioni d’uso attraverso iniziative in un quadro organico e omogeneo di pianificazione, che sono solo apparentemente svincolate e frazionate. Tra le diverse azioni sviluppate, alcune tuttora in itinere, la più qualificante è senza dubbio quella legata al centro storico della Marina di Falconara. Il centro città, per intenderci. A fine 2018, dopo un complesso iter amministrativo e di partecipazione democratica, è stata approvata la Variante Urbanistica per il riconoscimento di questa parte del territorio che si è sviluppata negli ultimi 100/150 anni. Una crescita che ha condizionato gli indirizzi e le previsioni più generali che avrebbero potuto presiedere, nel tempo, anche in assenza di strumenti pianificatori, assolutamente agli albori nei primi anni del ‘900, alla gestione dell’intera parte bassa pianeggiante, che si distende in prossimità della linea costiera, racchiusa dal tracciato ferroviario, dalla via Flaminia e dal piede della collina sovrastante. Lo scopo più immediato e prevalente, oggi, è quello di provare a suggerire e ad imprimere azioni amministrative, tecniche ed imprenditoriali di risanamento, riqualificazione e ristrutturazione nella parte pianeggiante della città, quella più popolata e popolare, ampiamente compromessa, dal dopoguerra in poi, da discutibili operazioni caratterizzate da eccessivo inurbamento e concentrazione edilizia.
La Variante del Centro Storico, nel suo ambito e con i suoi oggettivi limiti, tenta di correggere alcune evidenti storture. È un’opportunità che bisogna saper cogliere e su cui si potranno cimentare le generazioni future, a partire dalle Amministrazioni Pubbliche che verranno, con il concorso determinante di imprese e privati. Come ogni Variante necessita, però, di un Piano Particolareggiato Attuativo. Quest’ultimo vede oggi finalmente la luce. A riprova che nel nostro Paese gli esami non finiscono mai, ci sono ancora da affrontare alcuni passaggi procedurali ma siamo alle battute decisive. L’elaborato finale è stato consegnato dai progettisti alle Autorità Comunali proprio in questi giorni. È il prodotto di una lunga elaborazione, di innumerevoli incontri, di interviste e azioni ad ampio raggio, con gli addetti ai lavori, sia professionisti e imprese, sia con semplici cittadini. Ritengo che sia una buona piattaforma, sta a noi e a quelli che verranno approfittare e utilizzare l’enorme lavoro fatto da architetti, ingegneri e dall’Università, a titolo di studio e consulenza. La direttrice fondamentale, ripetuta più volte, è stata ed è: Risanamento, Riqualificazione, Ristrutturazione.
Essa chiama all’azione, al coraggio e agli investimenti una pluralità di soggetti pubblici e privati. Tutti possono trovare degli interessi da tutelare e da valorizzare. L’azione non può che essere corale, pur nella specificità degli interventi singoli. In estrema sintesi e per andare al concreto il Piano Particolareggiato del Centro Storico (PPCS) individua come schema di guida 8 ambiti pubblici strategici, in grado, se opportunamente affrontati, di avviare azioni puntuali di riqualificazione. Tra l’altro essi hanno anche l’ambizione di incoraggiare paralleli interventi privati, in quanto essi stessi possono individuare interessi e opportunità specifiche che, pur collocandosi nell’area privata, sono coerenti e possono accompagnare, se non esaltare, l’indirizzo prefigurato dal Piano di Attuazione Pubblica:
1) Recupero dell’Asse Storico di via 4 Novembre, con rivalutazione prospettica della storica pineta e del Municipio realizzato nel 1925;
2) La Stazione, quale porta urbana, ma anche dell’Area Metropolitana del Medio Adriatica;
3) Il Centro Commerciale naturale di Piazza Garibaldi da rivalorizzare e implementare;
4) Tutta l’asta attrezzata per la sosta urbana a servizio del Centro, che trova un rinnovato fulcro e funzione partendo da Piazza Sant’ Antonio;
5) La Galleria Commerciale da riscoprire con le sue connessioni con il Parco Kennedy;
6) Piazza Gramsci come nodo di servizi, considerando anche le connessioni che si avranno con il complessivo nuovo polo scolastico;
7) Piazza Europa che può divenire un interessante polmone verde per l’intero quartiere;
8) La Porta Nord verso la nuova area di accesso al Mare, anche come compensazione dello spostamento del tracciato ferroviario a seguito della realizzazione del bypass ferroviario.
In definitiva, la Variante del Centro Storico tenta di recuperare alcuni caratteri identitari della Falconara di un tempo, raccordandola con la realtà effettiva odierna. Operazione non semplice, a volte impossibile, ma sicuramente virtuosa.
