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Straordinaria performance della Banda di Castelferretti 26 Dicembre, Palariuti. Omaggio a Verdi, accattivanti le majorettes. Ciascun pezzo è stato commentato dall'eccellente doppiatore Violini. Sembravano parole che perfettamente ricalcavano la problematica dell'oggi.
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Sequestrata una discarica abusiva nei pressi del PalaBadiali
Una nuova discarica abusiva è stata trovata a Falconara. Dopo i sequestri effettuati in via Castellaraccia e le sanzioni elevate dalla Municipale per i numerosi abbandoni di rifiuti per strada, questa volta a essere presa di mira è via Stadio. Mobili, calcinacci e rifiuti vari sono stati trovati nella strada che dal retro del PalaBadiali collega via Stadio con via del Concorzio.
Tutti rifiuti ingombranti, di genere urbano per i quali è previsto il conferimento (per altro gratuito) al centro ambiente di Marche Multiservizi.
Sul posto è intervenuta una pattuglia della Polizia Municipale. L'area è stata sequestrata e transennata.
Ora il Comune, attraverso Marche Multiservizi si occuperà dello smaltimento mentre i vigili si occuperanno di indagare per identificare i responsabili. Nei mesi scorsi, episodi analoghi, avevano portato a sanzioni da 600 euro per gli autori.
"Siamo soddisfatti - hanno commentato il vicesindaco Clemente Rossi e l'assessore all'Ambiente Matteo Astolfi - di come procede il controllo del territorio per eliminare situazioni di degrado. A questo si abbina anche una proficua attività di indagine e repressione per la quale va fatto un plauso alla Polizia Municipale e all'Ufficio Ambiente. Un ringraziamento va anche al Guardie Ecologiche Volontarie che in più di un'occasione hanno segnalato e fornito elementi utili agli organi comunali. L'auspicio è che tutti i cittadini si impegnino per controllare e avvertire dell'esistenza di situazioni analoghe".
(tratto da www.ancona24ore.it)
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Centro Commerciale di Chiaravalle, illegittimo come a Sant'Elpidio a Mare?
La sentenza del Consiglio di Stato che dà ragione a Diego Della Valle sull'illegittimità del centro commerciale Il Castano di Sant'Elpidio a Mare porta in auge, nella nostra cittadina, un tema molto dibattuto durante la campagna elettorale e che riguarda il cosiddetto Centro Commerciale del casello di Ancona Nord.
Un'opera progettata completamente nel territorio del Comune di Chiaravalle, autorizzata dallo stesso secondo i canoni impiegati dal Comune di Sant'Elpidio per il Castagno.
I nostri avversari politici hanno più volte tentato di strumentalizzare la vicenda attaccando il sindaco Goffredo Brandoni. Io ho sempre sollevato consistenti critiche a questo insediamento.
La maggiore nasce dal fatto che Chiaravalle, con un modo di fare a dir poco pilatesco, ha aggirato la normativa regionale che prevede la copianificazione intercomunale per grandi strutture commerciali, autorizzando tanti progetti minori a ridosso del casello autostradale.
Quando il Comune di Camerata Picena ha fatto, d'accordo con Falconara, richiesta di accesso agli atti, il funzionario di turno ha risposto in maniera confusa e sicuramente poco soddisfacente.
Non conosciamo le intenzioni attuali degli amministratori chiaravallesi. Quel che è certo è che la sentenza del Consiglio di Stato, che ha dichiarato illegittimo Il Castagno, rappresenta un precedente al quale tutti noi dobbiamo fare riferimento.
Il Consiglio di Stato, e il Tar prima di esso, ha ritenuto illegittime le licenze commerciali rilasciate dal Comune di Sant'Elpidio a Mare perché i tre blocchi che compongono Il Castagno non sono divisi tra loro ma di fatto "risultano costituire un unicum, dunque il complesso va considerata una grande struttura commerciale" si legge questa mattina sul Corriere Adriatico.
Parallelo a questo c'è un altro procedimento giudiziario avviato da un esposto di Mister Tod's. Riguarda l'aspetto penale e vede 5 persone (tra cui anche funzionari del Comune) rinviati a giudizio per il reato di lottizzazione abusiva.
L'auspicio è che il Comune di Chiaravalle, che finora si è mosso in modo autonomo e senza considerare i "vicini di casa", scelga il dialogo e il buonsenso. Altrimenti tutti i discorsi che si fanno sull'Area Vasta e gli inviti alla collaborazione intercomunale rischiano di essere aria da friggere durante la campagna elettorale e poco altro.